Un popolo viene sterminato consapevolmente e programmaticamente con il fuoco e con la fame, con il preciso obiettivo che non ne rimanga nessuno, una nazione viene deprivata del suo Stato in spregio al diritto internazionale e alle risoluzioni dell'ONU, la realtà mostra una sproporzione così schiacciante che parlare di guerra è fuori luogo e assistiamo a una sorta di macabro e micidiale gioco del gatto che si diverte con il topo, e ancora siamo a questo punto, che offende le vittime considerate al di sotto della soglia dell'umanità e dunque nemmeno tenute in conto.
Le bombe di Israele hanno ucciso 35mila persone di cui un terzo bambini e un terzo donne ma le linee guida della propaganda NATO non cambiano e sfidano provocatoriamente il ridicolo, essendo consapevoli e forti di una spudorata inscalfibile impunità.
La stampa italiana è una specie di gigantesco Parenzo collettivo: folle e assassino nel suo delirio suprematista, la sua sete si placa soltanto con il sangue e la morte altrui e il suo fanatismo insozza sia la nobiltà culturale e religiosa dell'ebraismo sia la memoria delle tragedie del popolo ebraico.
Manca come il pane una centrale di informazione e cultura che sia seria e professionale, a fronte di questo scempio di verità e umanità [SGA].
