lunedì 15 aprile 2013
Streghe del Rinascimento
Germana Ernst, Guido Giglioni (a cura di): Il linguaggio dei cieli. Astri e simboli nel Rinascimento, Carocci, pagine 342,
29
Risvolto
L'osservazione degli astri, e la riflessione sulle loro possibili
connessioni con gli eventi umani, individuali o collettivi, hanno
giocato un ruolo importante nella cultura del Rinascimento. Due fra i
principali esperti ne danno conto in questo libro, primo pannello di un
dittico dedicato all'esoterismo rinascimentale.
Risvolto
La magia e la stregoneria rinascimentali non
possono ridursi a un fenomeno puramente intellettuale. In quanto parte
integrante del sistema di credenze dell'epoca, magia e stregoneria nel
Rinascimento ebbero invece un ruolo fondamentale nel definire la cultura
della prima modernità. Se ne dà conto in questo libro, che completa il
dittico dedicato all'esoterismo nel Rinascimento.
Quando le streghe spiegavano pestilenze e terremoti
di Nuccio Ordine Corriere 15.4.13
«E lui che vedeva tutte le cose nell'etere e sulla terra senza bisogno
di occhiali, lui che discorreva di tutti gli avvenimenti passati e
presenti, lui che prediceva ogni tipo di futuro, non era soltanto in
grado di vedere sua moglie che si faceva scopare»: l'ironia di Rabelais
contro gli oroscopi di Her Trippa (probabilmente Agrippa di Nettesheim,
autore del celebre De occulta philosophia) la dice lunga sui misteriosi
poteri di maghi e negromanti. Eppure, nonostante derisioni e scettici
pamphlet, l'astrologia e la magia hanno conosciuto tra Quattro e
Cinquecento uno straordinario successo.
La diffusione di una pestilenza, l'apparizione di una cometa, la nascita
di un principe, l'elezione di un papa, le devastazioni di un terremoto,
la presenza di un animale o di un uomo deforme diventavano occasioni
per discutere dei rapporti vitali tra cielo e terra, tra umano e divino,
tra l'energia del cosmo e quella dei corpi. Un intricato labirinto in
cui si intrecciano diversi saperi: dalla filosofia alla scienza, dalla
teologia alla medicina, dall'arte del governare alla matematica tutto
ciò che esiste sembra essere dominato da legami e influenze, empatie e
antipatie, che condizionano non solo la vita della materia, ma anche le
relazioni sociali e politiche, letterarie e artistiche.
Questi temi controversi e affascinanti sono al centro di due utili
volumi — Il linguaggio dei cieli. Astri e simboli nel Rinascimento
(pagine 342, 29) e I vincoli della natura. Magia e stregoneria nel
Rinascimento (pagine 320, 25) — apparsi di recente presso la casa
editrice Carocci a cura di Germana Ernst e Guido Giglioni. Si tratta di
una serie di articoli, saggiamente selezionati dai due curatori, in cui
specialisti italiani e stranieri affrontano questioni legate ai grandi
temi evocati nei titoli delle due raccolte di saggi. Il linguaggio dei
cieli è articolato in quattro sezioni: nella prima si analizza il
dibattito medievale sulle tecniche astrologiche (le riflessioni di
Tommaso d'Aquino e la tradizione araba), nella seconda si passano in
rassegna alcuni grandi autori rinascimentali (da Pico a Pontano, da
Cardano a Campanella), nella terza si indagano i rapporti tra i segni
celesti e gli eventi terreni (i riflessi dell'astrologia sulla medicina,
sulla musica, sulla politica) e nell'ultima sezione si esplora il vasto
influsso degli astri sull'arte e sull'editoria (dagli stupendi
affreschi di Schifanoia ai tarocchi, dagli almanacchi ai libri di
ventura).
Ne I vincoli della natura, invece, vengono messi in luce i nessi che
hanno caratterizzato i destini della magia e della stregoneria:
dall'interferenza tra filosofia e vita quotidiana (credenze popolari,
l'ermetismo neoplatonico di Ficino e Agrippa, i segreti di natura, i
mostri, il complesso sistema di segni e mirabilia) alla misteriosa
esistenza di streghe e diavoli (testimoniata da opere e manuali dedicati
a esorcismi, spettri e possessioni, ma anche contestata in accesi
pamphlets) fino alla rappresentazione teatrale e iconografica (si pensi
ai negromanti o alle streghe messi in scena nel Rinascimento o dipinti
da grandi artisti del calibro di Dürer).
Una ragionata cartografia per aiutare il curioso lettore a orientarsi in
un complicato labirinto di temi e questioni che sono alla base della
cultura rinascimentale. Una cultura, come l'importante scuola del
Warburg Institute ha cercato di spiegare, che non può essere afferrata
senza cogliere le connessioni tra i diversi saperi (umanistici,
scientifici e artistici) e tra le differenti tradizioni (orientali e
occidentali, classiche e moderne, popolari e colte).
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