mercoledì 26 marzo 2014

Il ritorno di Corto Maltese

Il corvo di pietraMarco Steiner: Il Corvo di Pietra, Sellerio

Risvolto
Le prime esperienze del giovane Corto Maltese. Il corvo di pietra è un’avventura di mare, è la ricerca di un tesoro nascosto, è un viaggio per acqua e per terra. È il romanzo del più stretto collaboratore di Hugo Pratt, come lui appassionato di vita e letteratura e capace di perdersi fra atlanti, mappe e piatti fumanti, rivivendo le atmosfere di Stevenson e Conrad.
È avventura, diceva Hugo Pratt, quando si cerca qualcosa, bella e pericolosa, ma che vale la pena di vivere.
Questo romanzo racconta le prime esperienze di un mito d’oggi: Corto Maltese. Si svolge nell’anno del crollo del campanile di Venezia, il 1902, quando il marinaio della Valletta è ancora un ragazzo. Può essere letto, quindi, come il romanzo di formazione di Corto Maltese. Formazione all’avventura, e formazione del suo spirito di «imprevedibile meticcio mediterraneo», quasi cinico, ironico, ma devoto alla legge di lealtà e amicizia.
Tre ragazzi uniti dall’amore per l’avventura e tre strani individui stretti in un patto esoterico di vendetta, si confrontano tra Venezia, Malta e la Sicilia: la posta è un tesoro legato al superamento di una prova che dannerà chi tenta e non riesce. E il tesoro è nascosto dall’enigma di una piccola statua: il corvo di pietra. Corto e l’amico Bertram dell’isola di Man, ai quali si unirà l’australiano Norman Riley, per spacconeria rubano il corvo, ma c’è una specie di profezia dietro a questo. «Tre uomini, che provengano da tre isole diverse. Poi servirebbe che ciascuno di loro…»: e di impresa in impresa, di colpo in colpo, di incontro in incontro, il volo del corvo si slancia indietro fino a un remoto tradimento inciso nel sangue della storia siciliana che ha iniziato un lungo cammino di vendetta.
Il corvo di pietra tenta un esperimento. Quello di continuare in forma di romanzo un gigantesco personaggio dei fumetti, trasformando in scrittura le mille suggestioni nel tratto di un grande artista disegnatore. L’esoterismo, la varietà dei luoghi e dei costumi, i precisi riferimenti storici, il realismo eccentrico dei personaggi. Ed a questo si aggiunge un desiderio di fuga tipicamente salgariano: l’impossibilità di un personaggio come Corto Maltese di vivere nei tempi attuali e il vuoto esistenziale che causa questa consapevolezza. Perché dall’immaginazione di Salgari, attraverso Corto Maltese (i due grandi della letteratura avventurosa italiana), questo libro in fondo discende.
Marco Steiner (Roma, 1956). Medico, ha conosciuto alla fine degli anni Ottanta Hugo Pratt che gli affidava le ricerche filologiche per dare realtà alle vicende di Corto Maltese. Nel 1996 ha completato il romanzo Corte Sconta detta Arcana lasciato incompiuto da Pratt e nel 2006 ha scritto il romanzo L’ultima pista, ideale prosecuzione di Tango.

I dolori del giovane Corto Maltese
Con uno pseudonimo-omaggio, il dentista alter ego del grande cartoonist scrive la biografia del marinaio. Copiando stile e dettagli del vero autore 
6 mar 2014 Libero FELICE MODICA 
Mio padre aveva amato Salgari, da bambino. Eppure, in uno dei suoi rari empiti pedagogici, me ne proibì la lettura perché «non è scritto bene». Mi rifeci subito con Hugo Pratt. Uno che, nel 1943, era stato marò nella Xª Flottiglia MAS (Battaglione Lupo), nel 1944 aveva corso il rischio di essere fucilato dalleSS comespia e nel 1945 aveva fatto da interprete agli angloamericani... Che aveva l’aggravante di essere un autore di fumetti, genere particolarmente detestato dal genitore. Ancora non sapevo - e forse non avrei potuto comprendere - quello che Pratt diceva di se stesso: «Sono un autore di letteratura disegnata, uno scrittore che sostituisce le descrizioni, l’espressione dei volti, delle pose, dell’ambientazione, con dei disegni. Il mio disegno cerca di essere una scrittura. Disegno la mia scrittura e scrivo i miei disegni». Non si potrebbe dire meglio.  
Ancora oggi, se riguardo le tavole di Una ballata del mare salato (edizione cartonata dei primi anni Settanta), riesco a trovare meno irritante il paradosso di Umberto Eco: «Quandoho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese». Una ballata è il miglior Pratt, da porre sullo stesso piano di Stevenson, Conrad, Salgari (l’ho letto, poi, l’ho letto...) e ha perfino qualcosa di borgesiano nel surreale gioco d’incastri dell’impianto narrativo. Ecco, mi dichiaro fanatico tifoso di Corto Maltese. Del suo essere spirito libero, fieramente anacronistico, spregiudicato però dotato di senso morale, fedele alle amicizie, capace di giocarsi la vita per una scommessa, vincere per il solo gusto di farlo, senza nemmeno poi ritirare la posta della vittoria. 
E allora, immaginate con quanto scetticismo mi sia potuto accostare al libro di Marco Steiner dal titolo Il corvo di pietra ( Sellerio, pp. 194, euro 13), che narra un’avventura del giovane Corto Maltese. Non disegnata, ma scritta. E soprattutto non scritta da Pratt, ma da Steiner. Che è stato, certo, il più stretto collaboratore del genio veneziano: ha curato le ricerche filologiche, ovvero la coerenza dell’impianto storico nelle avventure di Corto. Nel 1994, ha scritto, praticamente sotto dettatura, registrando e trascrivendo le descrizioni di viaggio del maestro, l’ultimo volume di Pratt: Avevo un appuntamento (Socrates edizioni). Ma Steiner non è Pratt... 
In fondo, non è neppure Steiner. Il suo è un nomde plume, suggeritogli (impostogli?) dallo stesso Hugo. È un dentista (di cui non conosco la reale identità: e questo ci sta tutto con Borges e Pratt), lettore ac- 

MITO DI CARTA 
Sopra, un’immagine di Corto Maltese. Il marinaio di Hugo Pratt fu protagonista di alcune storie ispirate da Marco Steiner canito di Marlowe, il detective di Raymond Chandler. E fan di Corto Maltese. Da qui la crasi in Mar-Co. Mentre Steiner deriva dall’altra passione letteraria per Steinbeck. Insomma, le premesse sono buone. Inoltre, il Nostro ha completato il secondo romanzo tratto dal ciclo di Corto, dopo Una ballata del mare salato, Corte sconta detta arcana (Rizzoli-Lizard) e ha scritto il romanzo L’ultima pista (Cadmo), in cui Corto fa la sua comparsa, ideale prosecuzione di Tango, altra avventura argentina di Corto. Si può dire che Steiner abbia lungamente girato intorno al misterioso marinaio. Adesso, si cimenta in un vero romanzo di formazione, certo consapevole di esporsi al tiro incrociato dei critici. Ma ne esce miracolosamente illeso. Probabilmente perché ha scritto in una sorta di transfert letterario e ha scelto di concentrarsi sulle origini, sul Corto adolescente che ha già, in nuce, i tratti distintivi dell’eroe di Pratt. 
Il romanzo comincia una notte, sulle coste piovose della Scozia di inizio Novecento. Un gruppo di avventurieri - tra cui «l’uomo di Tintagel» (il padre di Corto) - sta trasferendo a bordo del veliero del comandante Robert Kee casse di wiskey e armi da consegnare agli irlandesi, oltre a un carico di preziose ceramiche Wedgewood destinate alla Sicilia. Ilmareè intempesta, ma l’arrivo della polizia, preannunciato da una muta di dobermann ringhiosi, costringe i contrabbandieri a salpare precipitosamente. Partiranno, e con essi il giovane Corto, l’amico Bertam, figlio del comandante Kee e l’australiano Norman, per un viaggio di mare e di terra, che li condurrà in Sicilia e nella Venezia del 1902 (anno del crollo del campanile di San Marco). Al seguito anche una statuetta misteriosa, «il corvo di pietra», custode di segreti esoterici, chiave per raggiungere una «truvatura», un favoloso tesoro insanguinato. 

Tra misteri templari, rivalità di nobili famiglie siciliane sepolte nella notte dei tempi, i tre giovani amici incappano nell’alluvione di Modica e conoscono la sensualità della Sicilia profonda, attraverso il barocco e le prelibatezze gastronomiche isolane, in un vero viaggio iniziatico. Encomiabile il rigore filologico di Steiner che, nella descrizione quasi mistica dei piatti tradizionali, è stato guidato dallo chef Ciccio Sultano. Il volume è anche arricchito da tre tavole di Sergio Toppi - le ultime del grande disegnatore. Corto-Pratt sarà soddisfatto...




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