martedì 27 ottobre 2015

Uguaglianza, disuguaglianza, compiti della politica: una esegesi della religione neoliberale dal punto di vista dei miliardari


Harry G. Frankfurt: Sulla disuguaglianza, Guanda

Risvolto
La disuguaglianza economica è una delle questioni più dibattute del nostro tempo. Ma pochi sarebbero pronti a sostenere che la disuguaglianza è un male peggiore della povertà. I poveri soffrono perché non hanno abbastanza, non perché altri hanno di più, né perché qualcuno ha decisamente troppo. Allora per quale ragione tanti si preoccupano più dei ricchi che dei poveri? In questo saggio provocatorio, Harry G. Frankfurt, uno dei più influenti filosofi contemporanei, contrappone argomenti stringenti a chiunque sostenga che la giustizia sociale consiste nel raggiungere l’uguaglianza economica o nel ridurre la disuguaglianza: il nostro dovere morale è quello di eliminare la povertà, mentre stabilire l’uguaglianza economica non è di per sé un obiettivo moralmente rilevante. Anzi, può distrarre dal compito davvero importante, che è quello di assicurare a ciascuno la quantità di risorse necessarie per vivere una vita decente. In questo quadro l’eliminazione delle disuguaglianze non è più un obiettivo primario, ma semmai un effetto collaterale degli sforzi per eliminare la povertà. Presentandosi come una sfida a opinioni consolidate tanto a destra come a sinistra, Sulla disuguaglianza promette di avere un profondo impatto sul dibattito politico attuale. Come scrive il professor Gideon A. Rosen della Princeton University, è un libro piacevole da leggere, persuasivo nell’argomentazione, «uno di quei saggi filosofici che dovrebbero avere maggiore diffusione». 

Eliminare la povertà è meglio che predicare l'uguaglianzaIn poco più di cento pagine Harry G. Frankfurt ci spiega "perché l'uguaglianza economica non è un ideale da perseguire" Nicola Porro il Giornale  - Dom, 29/11/2015

Frankfurt: ridurre le differenze di reddito non è un ideale morale. Il problema è invece che troppi sono poveri 
Harry G. Frankfurt - il Giornale Mar, 27/10/2015

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