giovedì 12 novembre 2015

Il manuale del perfetto giornalista italiano

Risultati immagini per Nori: Manuale pratico di giornalismo disinformatoPaolo Nori: Manuale pratico di giornalismo disinformato, Marcos y Marcos, pp. 208, euro 15 euro

Risvolto
Ermanno Baistrocchi non l’avrebbe mai detto che gli sarebbe successa una cosa del genere, ma sul tavolo della sua cucina, tre giorni fa, era steso un morto.
Era un periodo difficile, perché erano successe altre due cose stranissime, la prima che aveva guadagnato troppo, la seconda che la donna con cui avrebbe voluto vivere aveva deciso che voleva vivere con lui.
Era un periodo che non voleva, si svegliava e pensava “Non voglio”, e le cose che faceva non le faceva perché doveva farle, ma per non fare quello che avrebbe dovuto fare, e cioè scrivere il nuovo romanzo che il suo editore gli aveva chiesto di scrivere.
Pur di non scrivere il nuovo romanzo, guardava su internet, ascoltava la musica, mangiava, si offendeva, perdeva le cose, accettava inviti a tutti i festival, andava in giro a fare corsi di giornalismo disinformato.
Che Baistrocchi, proprio adesso che la gente smetteva di leggere i giornali, si occupava di giornalismo, ma di un giornalismo nuovo, che provava a diffondere: il giornalismo disinformato.
Un giornalismo dove delle cose di cui si scriveva, non si sapeva niente e non si voleva saper niente; un giornalismo dove non si intervistava la gente che contava, ma la gente che non contava; dove non si scrivevano le cose che si possono scrivere, ma quelle che non si possono scrivere.
E Baistrocchi, che ai suoi corsi di giornalismo disinformato consigliava di scrivere le cose che non si possono scrivere, e di non scrivere, per esempio, la cronaca nera, o rosa, adesso che c’era un morto, con un buco nel petto, sul tavolo della sua cucina, era costretto a scrivere un libro di cronaca nera, o rosa, o gialla, si potrebbe dire.


Cercare le news nel bugiardino d’un medicinale 

Dalla lettura grottesca degli effetti collaterali di un farmaco nasce la manipolazione della realtà Il libro di Nori «Manuale pratico di giornalismo disinformato» è una satira feroce dei giornali 
12 nov 2015  Libero Di PAOLO NORI
Pubblichiamo un assaggio dell’ultimo libro di Paolo Nori Manuale pratico di giornalismo disinformato (Marcos y Marcos, pp. 208, euro 15 euro), in libreria da oggi. Il protagonista, Ermanno Baistrocchi, è uno che, per non scrivere il romanzo che dovrebbe scrivere, si inventa la Scuola elementare di giornalismo disinformato, che è un giornalismo dove i giornalisti, delle cose che scrivono, non ne sanno niente e non ne voglion sapere niente. E un suo allievo, Mantegazza, prende così alla lettera le sue lezioni che lo mette in un grandissimo guaio.  


Un altro posto che mi era piaciuto moltissimo, di quelli che avevo visto per le interviste, era la casa di una casalinga romana trapiantata a Bologna da una quarantina d’anni, una casalinga che si chiamava Flora che mi aveva detto che lei, la primavera, avrebbe preferito che non ci fosse. 
Che però, mi aveva spiegato, se la fossi andata a intervistare all’inizio dell’inverno, mi avrebbe detto la stessa cosa dell’inverno, e se fosse stato all’inizio dell’estate, mi avrebbe detto la stessa cosa dell’estate, e se fosse stato all’inizio dell’autunno, mi avrebbe detto la stessa cosa dell’autunno, mi aveva detto Flora con una tranquillità che mi aveva incantato. 
E la cosa che mi era piaciuta di più, di quell’intervista a quella casalinga nella sua cucina in via della Barca, che era una cucina che c’era un’aria, in quei pochi metri cubi di cucina, una densità, come se quarant’anni di tortellini, lasagne, bollito e ragù avessero cambiato il peso specifico, di quella cucina, era una cucina non euclidea, in un certo senso, o, forse, ipereuclidea, una cucina al cubo, era una cucina fatta di ragù, se così si può dire, e probabilmente si può dire ma non si capisce, certe cose bisogna viverle, ma la cosa che mi era piaciuta di più, di quella cucina e della conversazione che avevamo fatto con la casalinga che si chiamava Flora, era stato il bugiardino di un medicinale che stava prendendo Flora per via di una sciatica, se non ricordo male, e il bugiardino elencava i possibili effetti collaterali che erano «Capogiri, stanchezza, aumento dell’appetito, sensazione di eccitazione, confusione, disorientamento, perdita della libido, irritabilità, disturbi dell’attenzione, goffaggine, compromissione della memoria, tremore, difficoltà nel parlare, sensazione di formicolio, sedazione, letargia, insonnia, spossatezza, mal di testa, offuscamento della vista, visione doppia, vertigini, disturbi dell’equilibrio, bocca secca, stipsi, vomito, flatulenza, difficoltà nell’erezione, gonfiore del corpo, inclusi mani e piedi, sensazione di ebbrezza. Anomalie nell’andatura, aumento di peso, perdita dell’appetito, bassi livelli di zuccheri nel sangue, alterata percezione di sé, irrequietezza, depressione, agitazione, oscillazioni dell’umore, difficoltà nel trovare le parole, perdita di memoria, allucinazioni, sogni alterati, attacchi di panico, apatia, sentirsi strani, problemi della sessualità, inclusa incapacità di raggiungere l’orgasmo, ritardo dell’eiaculazione, difficoltà di ideazione, intorpidimento, alterazioni della vista, anomalie nel movimento degli occhi, movimenti convulsi, riflessi ridotti, aumento dell’attività, capogiri in posizione eretta, sensibilità cutanea, perdita del gusto, sensazione di bruciore, tremore durante il movimento, riduzione della coscienza, svenimento, aumento della sensibilità ai rumori, secchezza degli occhi, gonfiore agli occhi, dolore agli occhi, debolezza degli occhi, lacrimazione agli occhi, disturbi del ritmo cardiaco, aumento del battito cardiaco, pressione del sangue bassa, pressione del sangue alta, disturbi vasomotori (arrossamenti), vampate di calore, difficoltà nella respirazione, mal di gola, secchezza nasale, gonfiore addominale, aumento della produzione di saliva, bruciore gastrico, perdita di sensibilità intorno alla bocca, sudorazione, eruzione cutanea, brividi, contrazioni muscolari, gonfiore alle articolazioni, crampi muscolari, rigidità muscolare, dolore inclusi dolori muscolari, dolore articolare, mal di schiena, dolore agli arti, urinare con difficoltà o con dolore, incontinenza, debolezza, cadute, sete, senso di costrizione al torace, alterazioni dei risultati degli esami del sangue e dei test di funzionalità del fegato (aumento della creatin-fosfochinasi ematica, aumento della alanina-aminotransferasi, aumento della aspartato-aminotransferasi, riduzione della conta piastrinica), alterazioni del battito cardiaco, mani e piedi freddi, tosse, congestione nasale, naso gocciolante, sanguinamento nasale, russare, alterazione dell’olfatto, alterazioni della vista inclusa visione tubulare, sensazione di oscillazione del campo visivo, alterata percezione della profondità, bagliori di luce, brillantezza visiva, pupille dilatate, strabismo, irritazione oculare, febbre, sudori freddi, senso di costrizione alla gola, infiammazione del pancreas, difficoltà della deglutizione, movimento del corpo rallentato o ridotto, difficoltà a scrivere in modo appropriato, orticaria, aumento di liquidi nell’addome, danni muscolari, dolore al collo, dolore al seno, secrezioni del seno, crescita anomala del seno, cicli mestruali dolorosi o interrotti, livelli elevati di zuccheri nel sangue, perdita di peso, stato d’animo euforico, insufficienza renale, riduzione del volume delle urine, alterazioni dei test delle urine (riduzione della potassiemia, aumento della creatinemia, riduzione della conta dei globuli bianchi, inclusi i neutrofili), comportamento non appropriato». Ecco.

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