«Così ho vinto la sfida col visionario Gaudí»
5 feb 2016 Libero ALBERTOPEZZINI
Sánchez Pardos dà vita all’enigmatica personalità dell’architetto catalano, solitario ed eccentrico: «Ho coniugato letteratura di genere e qualità narrativa sulle orme di Pérez-Reverte e Ruiz Zafón»
Si chiama Il segreto di Gaudí ( Corbaccio, pp. 462, euro 18,60, traduzione di Claudia Marseguerra) e con molta probabilità diventerà un bestseller anche in Italia. L’ha scritto il filologo Daniel Sánchez Pardos, catalano classe 1979, amante diAntoniGaudí, il creatore della Sagrada Familia, tanto da dedicargli un romanzostoricoche lofa assomigliare a uno dei personaggi di Arturo Pérez-Reverte. Un architetto visionario, un omicidio, unaffrescostoricoambientato in unaBarcellona del 1874 dove la voglia d’indipendenza daMadrid è una sirena che già urla forte. Romanzo storico maconqualcosadipiù: unavena di follia artistica.
La Catalogna diventerà mai indipendente?
«Lasituazionepolitica inCatalogna ècosìcomplessa emutevole che è difficile prevedere cosapossa accadereneiprossimi anni. Personalmente non trovo che l’indipendenza sia auspicabile; un nuovo assetto dellaCatalogna all’interno dellaSpagna, conunmaggioreautogoverno e migliori finanziamenti sarebbe una soluzione molto più vantaggiosa per entrambe le parti».
Chi è per lei Arturo PérezReverte?
«Pérez-Reverte è stato il primo scrittore spagnolo a raggiungereil successo internazionaleinserendonei suoi romanzi un mix di vicende storiche, misteri e avventure: una combinazione che in quel periodo sembravaterrenoesclusivodegliautorianglosassoniecheoggi ormai è parte integrante dell’orizzonte creativo di qualunqueromanzieredelnostroPaese
Dove va oggi la letteratura spagnola?
«Unadelle tendenzepiùinteressantièilboomdinuovi scrittori che simuovono all’interno di generi finora ritenutimarginali o poco valorizzati. Il thriller e il romanzo storico stanno vivendo unmomento di gloria in Spagna, ma anche il genere del terrore, il fantastico, il rosa ela fantascienza vantanoautori sempre più affermati».
PerchéGaudí? Quanto pesò per lui la solitudine?
«La figura e l’opera diGaudí mi hanno incuriosito da sempre. La sua architettura è una delle più strane, complesse e originali che esistano e il fascino percepibile da chiunque vi si accostidimostra che qualcosa resta ancora oggi in grado di toccarci in profondità. La sua personalità, inoltre, ècosìenigmatica da costituire una sfida irresistibile per un romanziere. Gaudí è stato per tutta la vita unuomo incredibilmente solitario e riservato, che non concedeva interviste e a mala penaha lasciato qualcosadi scritto».
Secondo lei era un pazzo, un visionario, un genio, uno scrittore e poeta prestato all’architettura?
«È stato un genio e un visionario, dalmomento che la sua opera trascende il suo tempo e raggiunge vette di originalità, intensità emaestria che lo collocanoall’altezzadei grandiartistidella storia. Non credo fosse pazzo, malgrado una personalità stravagante ed eccentrica. Lo scrittore Daniel Sánchez Pardo, nato a Barcellona nel 1979, davanti all’ingresso della chiesa di SantaMaría delMar. A sinistra, la copertina del romanzo
Certamente fu un poeta a cui non serviva la parola per esprimere idee, fantasie e stati d’animo. I suoiedifici sono poesia fatta pietra e colore».
Cosa legge di solito? Quando scrive? Il successo le ha fatto cambiare abitudini?
«Per quasi 15 anni ho conciliato la letteratura con un lavoroa tempopieno, perciòscrivevo nei fine settimana, durante le vacanze o nelle ore sottratte alsonno. Il successode Il segreto di Gaudími ha permesso di disporre di più tempo per la scrittura e arrivare a lettori di Paesi molto diversi dal mio. Ho una predilezione per la letteratura inglese, ma spazio con uguale piacere dai romanzi di Elena Ferrante all’ultimo poliziesco scandinavo».
La crisi economica che ha attraversato la Spagna sembra tramontata. Come avete fatto a superare la crisi?
«La Spagna non ha superato la crisi. Le banche e le grandi imprese stannoiniziando apareggiare i conti, è vero, ma la gente comune continua a soffrire per il tasso di disoccupazione spaventoso, la generale incertezza lavorativa e ladrammatica perdita di diritti sociali».
Sembra che i romanzi storici in Spagna siano ormai la formula migliore per catturare lettori. Qual è la formula per creare un bestseller storico eperché funziona soprattutto in Spagna?
«Non credo esistano formule per trasformare un romanzo in un successo di vendite, benché sia innegabile che ingredienti quali una buona ambientazione storica, un intreccio ben costruito o scenari potenti e accattivanti attirano sempre più lettori. Autori del calibro di Pérez-Reverte o di CarlosRuiz Zafónhannodimostrato che sipuòscriverenarrativa di qualità senza rinunciare aimigliori elementi della letteratura di genere, come la suspense, l’avventura o la rievocazione storica, e il pubblico continua a preferire questo tipo di romanzimolto più di altre mode che si sono rivelate passeggere».
Quanto contaper lei ilmare?
«Sono nato e ho vissuto per quasi tutta la vita a Barcellona, unacittà portuale la cui storia e il cui carattere non si possono comprenderesenza ilMediterraneo. Il mare fa parte della mia vita, e una passeggiata quotidiana sul lungomare è uno dei piacerimaggiori».
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