sabato 24 febbraio 2018

"Da Evola a Mao": rozzobrunismo e fronte trasversale "oltre destra e sinistra" nel dopoguerra italiano

Alfredo Villano: Da Evola a Mao. La destra radicale dal neofascismo ai nazimaoisti, Luni, pagg. 376 euro 25

Risvolto
Sinistra Nazionale e Ordine Nuovo, Nuova Repubblica di Pacciardi e i suoi ragazzi di Primula Goliardica: quale il filo rosso che accomuna gruppi così diversi per estrazione e provenienza ideologica, aspirazioni e ambizioni?
Se negli anni Cinquanta tale ribellismo abbraccia inevitabilmente le radici sociali del fascismo e della Rsi o lo spiritualismo di stampo evoliano, evocando prospettive e soluzioni tra loro accomunate da un forte intransigentismo nei confronti della linea politica della Fiamma, gli anni Sessanta non necessariamente portano ad analoghe conclusioni e a sbocchi della stessa natura. I temi di politica estera dividono e infiammano i giovani estremisti i quali, a partire dalle riflessioni antimperialiste in chiave europea di Jean Thiriart e la sua Giovane Europa avviano e per certi versi continuano un percorso politico-culturale che, passando per l’esperienza di Primula Goliardica, il gruppo giovanile di Nuova Repubblica, porterà alla nascita del movimento più controverso della contestazione studentesca: Lotta di Popolo.

Sono in buona parte i giovani provenienti dalle file del ribellismo di destra che, nell’ottica del superamento
della polemica fascismo-antifascismo, furono attratti dalla battaglia antipartitocratica e presidenzialista del movimento capitanato dall’antifascista Randolfo Pacciardi. Sui giovani in generale ma su quelli di Primula in particolare, Pacciardi punta fortemente per riuscire a dimostrare la forza e la vitalità del suo movimento; tra di essi molti non si riconoscono nelle posizioni atlantiche e filoisraeliane del suo leader e si immergono nella contestazione studentesca sin da Valle Giulia. Tale gruppo, la cui genesi non può prescindere dall’esperienza del Movimento Studentesco di Giurisprudenza romano, nell’ottica antiborghese e antimperialista, elaborerà un originale mix di idee in cui l’Europa diventa il faro dei movimenti di liberazione nazionale e i nemici assoluti sono l’Urss, gli Usa e i suoi fedeli alleati come Israele.
È il popolo che irrompe sulla scena, diventando il perno della storia e di tale cambiamento: i “nazimaoisti” di Olp, nella loro audace elaborazione di stampo profondamente antiborghese, evocano, rivisti e corretti, temi già cari al socialismo nazionale, e richiamano la visione geopolitica della Giovane Europa, che non può non prescindere dall’esperienza antisistema di Primula per andare a formare un bagaglio culturale e di valori il quale, dopo aver trovato ascolto nel corso degli anni in ambienti trasversali, ancora oggi, ottiene spazio in significativi movimenti, riviste e giornali.

L’Autore:
Alfredo Villano, laureatosi a Pisa con una tesi sulle origini del Movimento Sociale Italiano, pubblica nel 2008 L’ultima legione nera. Il movimento “Ordine Nuovo” tra tradizione e rivoluzione (1954-1973), prima analisi del movimento di estrema destra Ordine Nuovo al quale segue, nel 2011 Rodolfo Graziani fascista conteso. Il difficile rapporto con il Msi, gli sfuggenti contatti con il Pci, l’evoluzione del combattentismo “nero” (1947-1962). Nel 2015 è autore di un saggio intitolato Il fascino di Pacciardi sui giovani neofascisti.

Giornale Luca Gallesi - Ven, 23/02/2018

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